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Sedimenti

L’installazione invita a compiere un viaggio a ritroso, seguendo la corrente al contrario: dal mare alla sorgente, per riscoprire come l’acqua, reale e simbolica, abbia modellato non solo la terra, ma anche la nostra percezione del tempo e dello spazio. Un fiume, il Tavollo, che connette, unisce e stratifica, lasciando impronte nel paesaggio e nell’immaginario. Che attraversa territori e storie, depositando sedimenti fisici e interiori. Resti, tracce geologiche e memorie riaffiorano, raccontando un paesaggio un tempo sommerso, oggi vivo nella materia e nel ricordo.

"Sedimenti" trasforma il Teatro Dimora in un archivio fluido, dove suoni, immagini, reperti e parole compongono una geografia emotiva. Un’archeologia del profondo che fa emergere ciò che resta, ciò che ritorna, ciò che ancora ci attraversa.

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